Regione Lazio: approvato stanziamento di 15 milioni di euro per rifinanziamento buoni spesa

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La seconda ondata derivante dagli effetti della pandemia da Covid-19, ha portato ad una serie di provvedimenti restrittivi del Governo, con il prolungamento dello stato di emergenza al 31 gennaio 2021 e la definizione del territorio nazionale secondo diverse tipologie di divieti. Le misure
introdotte, seppur in alcuni casi meno restrittive della prima fase, hanno comunque prodotto uno stato di disagio economico non solo per le strutture produttive, costrette a fare i conti con limitazioni negli orari e negli spostamenti, ma anche per le persone ed i nuclei familiari che, già in sofferenza per la prima ondata, hanno visto aumentare situazioni di povertà e di complessivo disagio sociale.

Per questo la Regione Lazio ha predisposto lo stanziamento di 15 milioni di euro per il rifinanziamento dei buoni spesa utili all’acquisto dei beni di prima necessità, come ad esempio cibo, pacchi alimentari e medicinali. Tra le novità introdotte la possibilità di erogare i buoni spesa sia in forma cartacea, sia tramite carte prepagate o caricamenti sulla tessera sanitaria, per semplificare ulteriormente le procedure e velocizzare la distribuzione dei buoni.

Nello specifico, le risorse sono così ripartite: 5 milioni di euro sono suddivisi tra i Municipi di Roma Capitale, con un meccanismo che tiene conto sia del numero di cittadini residenti che del valore del reddito pro capite, mentre i restanti 10 milioni sono destinati a tutti i Comuni del Lazio, in proporzione alla popolazione. I destinatari del sostegno economico sono le famiglie, anche mononucleari, che presentano specifica domanda al segretariato sociale territorialmente competente, anche per via telefonica o via mail o a seguito di segnalazione ai servizi stessi da parte degli Enti del Terzo Settore. Anche questa volta tra i requisiti si richiede di essere già in carico ai servizi sociali comunali oppure di trovarsi in una situazione di bisogno a causa dell’emergenza, comprovata da apposita autocertificazione.

È confermato il valore di 5 euro a persona al giornoelevabile a 7 euro in caso in cui il destinatario sia un minore. Il massimo importo concedibile per singolo nucleo familiare ammonta a 100 euro a settimana, mentre le spese per medicinali sono riconosciute fino a un massimo di 100 euro al mese.

Requisiti
a) residenza/domicilio nel Comune/Municipio in cui viene fatta la richiesta;
b) per i cittadini stranieri non appartenenti all’Unione Europea, il possesso di un regolare permesso di soggiorno in corso di validità.
c) essere in carico ai servizi sociali comunali e/o distrettuali. Qualora si tratti di nuclei familiari non in carico ai servizi sociali questi acquisiranno l’autocertificazione di cui alla successiva lettera d);
d) di trovarsi in una situazione di bisogno a causa dell’emergenza derivante dalla epidemia da Covid-19, previa autocertificazione soggetta a successiva verifica che ne attesti lo stato;
e) non essere beneficiari di altre forme di sostegno al reddito e alla povertà erogate da Enti pubblici (es. reddito di cittadinanza etc.) ad esclusione di quelle previste dalle norme relative al contenimento della epidemia da Codiv-19. Solo in casi eccezionali è possibile procedere al contributo, previa certificazione dei servizi sociali competenti. I servizi sociali professionali locali a seguito della domanda delle famiglie accertano l’esistenza della presa in carico del richiedente presso i servizi o in caso di assenza di questa sulla base dell’autocertificazione di cui al precedente punto d) individuano i beneficiari, assegnano ed erogano secondo le procedure e le modalità
stabilite dall’ente erogatore (ad es, regolamento/provvedimento comunale, distrettuale) i buoni spesa/pacchi alimentari e le spese per medicinali fino ad esaurimento dei fondi disponibili messi a disposizione del Comune dalla Regione.

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